mea culpa....

Si reciti un'inconfutabile "mea culpa" in casa Juve Stabia. Purtroppo la nostra beneamata è riuscita sciaguratamente nell'impresa di lasciare l'intera posta in palio in quel di Terni. Che lo stadio umbro Libero Liberati forse un autentico tabù per le sorti dei nostri colori lo si sapeva già, ma che la nostra compagine posasse le penne in quel modo consentitemi di inneggiare all'assurdo.

Forse siamo ritornati sul pianeta Terra, e forse è meglio così, abbiamo peccato di grosse fasi la cui emotività è sembrata altalenante, si è usciti sconfitti in malo modo e soprattutto da immaturi alle grandi prestazioni.
La squadra di mister Braglia non è e non sarà mai una squadra qualunque, questo no, ma un ritorno all'umiltà ed alla concentrazione paiono esser d'obbligo.
La disamina tecnica comunque arride alla cattiva sorte e il risultato è bugiardo, ma mai come stavolta il mancato apporto di alcuni singoli ha fatto la differenza.
Genevier di una lentezza irritante, praticamente assente per almeno 70 minuti, ha finito per pareggiare il conto di uomini in campo; Cellini troppo distante dalla porta e a tratti assurdamente abulico; Dicuonzo i cui limiti tecnici sono ormai un dato di fatto; Seculin mai decisivo, ogni tiro è gol; Baldanzeddu ha sbagliato due diagonali decisive e lì dietrp, sul goal di Alfageme, si va incontro non si indietreggia, mai e poi mai si dà la possibilità ad un avanti avversario di fare 50 metri palla al piede e di arrivare al tiro.
Cadere in "angoscia post delusione" è da stupidi, ma incorrere nel peggior errore di omettere critiche costruttive è ancora più sbagliato.
Restiamo ben concentrati sul nostro primo obiettivo e, se vogliamo dircela tutta, è meglio in questa fase ricorrere ai ripari ed apportare le giuste azioni correttive. Tranquilli, tutti sapremo farlo in tempo!
Umiltà, grinta ed un rinvigorito spirito agonistico già dalla prossima in casa... Ritorniamo quelli di un tempo, il carattere dei combattenti si vede nei momenti difficili. Noi per oggi, ma solo per oggi, vi "tireremo le orecchie"... Da sabato, però, sempre al tuo fianco a combattere, giocare e vincere... Sempre, comunque e dovunque