Si tutto giusto, ma come si fa a non far viaggiare la mente
a ritmi superstellari quando si inanellano quattro vittorie consecutive, due di
quelle in trasferta e segnando ben otto reti corsare.
Beh mi viene spontaneamente di dire “ vietato non sognare”,
vietato perche’ la mente si allena quando culla sogni di gloria, vietato
perche’ sognare aumenta l’autostima e le performance, vietato perche’ sognare
aiuta il corpo a vedere l’ostacolo sempre piu’ piccolo e battibile quando lo si
ha di fronte, vietato perche’ noi assurdi “ afficionados” della Juve Stabia quando
la vediamo giocare cosi’ finiamo inesorabilmente per velarci gli occhi di
lacrime, quelle belle, quelle vere, quelle di gioia e di orgoglio per essere
fedeli ad un glorioso vessillo, quello della nostra citta’.
Ad Ascoli nella fattispecie, l’undici caro a patron Giglio e
Manniello ha dimostrato inconfutabili segni di una squadra importante,
geometrie ritrovate, ripartenze palla al piede e asset di organico in via di
ottimizzazione.
Non sono roba da poco quattro realizzazioni in trasferta,
non e’ poi cosi scontata la velocita’ supersonica di coloured-tir li davanti,
due affondi che hanno gelato di paura il popolo bianconero marchigiano, hanno
zittito ogni possibilita’ di replica, hanno dimostrato superiorita’,
agonistica, tecnica ed atletica in maniera inequivocabile.
Bravo il tecnico a saper dare idendita’ e continuita’ di
programma ad un undici che domenica dopo domenica non ha quasi mai beneficiato
della stessa formazione titolare, bravi i calciatori che non hanno mai mollato
la presa, e davvero hanno gettato il cuore ogni oltre tipo di ostacolo.
Bravi tutti a non somatizzare in maniera deleteria una falsa
partenza, che a tutti noi comuni mortali avrebbe potuto portare ad uno
sconforto emotivo, invece no, lo Stabia c’e’, la voglia di battersi pure, la magia
dello sventolio dei propri vessili non manca mai, allora…perche’ no…..VIETATO
NON SOGNARE.
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