A volte inviterei il mondo intero dei calcio fili a pensare
il calcio come se fosse una scienza esatta, una materia oggettiva, un salotto
orbitale per il quale non si avrebbe modo di far esistere punti di vista, ma
solo dati oggettivi…beh si perderebbe indubbiamente il fascino subliminale del
dopo partita, l’ebbrezza del ritrovo sportivo fuori dai bar, il clamore, il
fragore e la confusione delle cosiddette voci da corridoio.
Mi capita spesso di pensare questa cosa, ma mi rendo conto
che il tutto sarebbe meno bello, avrebbe sempre ragione cosi’ il piu’ forte,
sempre gli stessi, quelli che a volte si ergono dietro ad uno scudo di difesa e
assurdamente e vertiginosamente compiono l’errore di non aprire la mente , gli
occhi e le orecchie alle umili visioni altrui, agli spunti di riflessione di
noi gente comune, e cosi via via che il paradiso idilliaco del pianeta calcio
ripiomba nel diventare oggettivo, gia’ scritto, matematco….che brutto.
Ed ecco allora che ci si ricatapulti immediatamente nella
realta’ agonistica della nostra beneamata Juve Stabia, dove ai salotti di
fomentati opinionisti o pseudo-tali ci si trova a cozzare bruscamente con il
crudo del momento, dei fatti, dell’analisi; con Gorzegno ancora fuori dai
giochi, Murolo mestamente rifiliato in panchina, Mbakogu a vedere il match
dalle fantastiche e colorate gradinate del Menti, Bruno solo soletto li davanti
a dimenarsi a mo di novelle Verghiane, Genevier a velocita’ “supersonica” si fa
per dire nel cerchio centrale del campo, Di Cuonzo e Maury freschi di
ripromozione tra i titolari inamovibili sempre e comunque, Seculin ad avere una
media di gol subito il cui rapporto e’ quasi di
Beh,parlare di crisi o disfatta, sarebbe da stupidi, cattivi
e ingiuriosi, e soprattutto da persone che non amano la gloriosa casacca della
propria citta’ e della propria meravigliosa, unica, sontuosa squadra del cuore;
ma invitare tutti gli addetti ai lavori
ad un rituffarsi in un autentico bagno d’umilta’questo a mio avviso pare dover
essere un obbligo.
Sarebbe un vero peccato di omissione non gridare alla
sveglia, non suonare la carica, non invocare ad un maggiore attaccamento ai
colori sociali della maglia che si
indossa; sarebbe davvero brutto pensarla da matematici, da comuni mortali, da
prodotti da batteria che conterebbero solo solo i pochi punti in classifica,
sarebbe sciagurato e ripeto a dir poco sciagurato pensare che i propri
beniamini, i vostri beniamini, i nostri beniamini, oltre ai tatuaggi avrebbero
ben poco altro da tirar fuori dalle loro fantomatiche intimita’.
TIRATELI FUORI……ADDESSO PIU’ CHE MAI.
Giusto. Urge una scossa !!!
RispondiEliminaSono comunque fiducioso
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